mercoledì 29 settembre 2010

PASTA SFIZIOSA E RAPIDA, E' POSSIBILE?


Lo confesso, quando arrivo alle sette e mezza di sera che sto ancora stirando, in cucina c'è una tovaglia di quadernoni, matite, libri, fogli, diari dei figli, e bisogna pur mettere in tavola qualcosa in tempi rapidi perché i figli non vadano a letto a orari improponibili, spesso e volentieri il menù dei piccoli risulta un po' monotono. Una bella pasta al pomodoro, al quale aggiungere a crudo un po' di crema di olive nere, verdure e formaggi, frutta e la cena è sistemata.
Si, certo, quella dei piccoli.... ma il marito? Per il marito c'è tempo, il rientro tardivo ha i suoi vantaggi, ma chi ha voglia alle dieci di imbarcarsi in virtuosismi gastronomici? In questi casi ci vuole un po' di fantasia e qualche salva-cena sfizioso che non manca quasi mai in dispensa .

venerdì 24 settembre 2010

CREPES ALLA NUTELLA??



Si avvicina il week end, intenso come da prassi: partite, amici, feste e impegni vari. E il cielo non promette nulla di buono. E' il momento ideale per fare i compiti, non si sa bene perché si debba nuovamente lavorare di venerdì, quando domani non si va a scuola. " Meglio portarsi avanti", capiscono? Intanto hanno preso possesso del tavolo della cucina, regna il silenzio.
Avrei anche io i compiti da fare, ma sono meno diligente dei miei figli. Finisco col preferire il blog al ferro da stiro.
Ma mi sbrigo con poche parole e una ricetta lampo, chè tra un po' mi chiederanno la merenda.

Non c'è tempo per le crepes, pazienza, rimedierò con un bel

CARASAU ALLA NUTELLA

un foglio di carasau per ogni bimbo

acqua

nutella

granella di nocciole


Riempite una ciotola capiente con un po' di
acqua, mettete un foglio di carasau a bagno e tenetelo finché non diventerà molle.
Aiutandovi con una schiumarola, toglietelo dalla ciotola e lasciate scolare l'acqua.
Posatelo su un piatto e spalmatevi sopra un po' di nutella (farà un po' di gr
umi perché inevitabilmente viene a contatto con l'acqua)
Ripiegate delicatamente il carasau e guarnite con granella di nocciole o codette colo
rate, o ancora una spolverata di zucchero a velo.

E la merenda è pronta! Buon week end a tutti

martedì 21 settembre 2010

VIVA LA PAPPA COL POMODORO




Si dà il benvenuto all'estate con la festa di compleanno del marito: giardino brulicante di amici, ombrelloni, BBQ, insalate di farro, stuzzichini, tanta birra e altrettanta allegria.
Si saluta l'estate con il solito ritrovo post vacanza che solitamente cade il primo week end dopo il nostro rientro. Spesso, se il tempo lo permette, si ricordano i fasti delle serate sarde con un'altra grigliata.
Quest'anno il ritrovo è slittato di una settimana, per via dell'improvvisato week end ligure e in più, causa forte allergia per l'ambrosia del marito, abbiamo deciso che non era il caso di stare all'aperto.
Cosa si può preparare, allora? Malloreddus con ragù di salsiccia per onorare le vacanze sarde? O qualcosa che non si fa da tempo in casa, ma che più estivo di così non ce n'è? Sottopongo le proposte al marito e si opta per la seconda. Questa volta tocca a lui cucinare, è lui il toscano di casa. Al lavoro, si prepara la




PAPPA AL POMODORO dosi per 4 persone (ma noi eravamo una ventina...)

pane toscano (o altamura, o casalingo) raffermo 300 g
pomodori maturi, in alternativa vanno bene anche i pelati 500g

2 spicchi d'aglio

abbondante basilico fresco

brodo un litro

olio extravergine d'oliva
sale e pepe


Pelate e sminuzzate i pomodori, sciacquate i
l basilico e preparate il brodo (nel mio caso, non avendo ancora provato a fare il dado in casa, ho utilizzato sale, acqua ed estratto di carne).
In una pentola capiente versate 6 cucchiai
d'olio e rosolatevi l'aglio tagliato a metà.
Appena gli spicchi cominciano a prendere colore, unite i pomodori e il basilico. Salate e pepate e fate andare per un quarto d'ora circa.
Versate il brodo bollente, quando il bollore
riprende, unite il pane tagliato a fettine abbastanza sottili. Fate cuocere per altri 10 minuti, fate attenzione a che non si attacchi, girate spesso, poi potete spegnere.
La pappa va lasciata riposare per un'ora. Suc
cessivamente date un'altra bella mescolata per disfare il pane e se non vi piace troppo fredda, riscaldatela un attimo.
Non deve essere bollente, ma tiepida. Portatela in tavola con una bottiglia di olio e un macina pepe, i commensali potranno condirla come megli
o credono (ma olio e pepe sono quasi d'obbligo!). E se avanza, i giorno dopo è ancora più buona!!

PS la ricetta è tratta dal libro di cucina toscana di Paolo Petroni, si ringrazia la suocera per la concessione! Mi sono divertita a leggere quanto descritto dall'autore, che ricorda di come la pappa fatta con pane secco ammollato, condito con un po' di olio, aglio, sale e pepe, abbia sfamato generazioni di adulti e bambini. L'aggiunta del pomodoro era una delle tante varianti; per bimbi e malati, ad esempio, non si faceva il soffritto, si univano gli ingredienti a freddo e, se c'era qualche debilitato da tirare un po' su, si aggiungeva il tuorlo d'uovo. Non si usa, invece il formaggio.
E l'ospite più piccolo di casa ne ha mangiato ben due piatti!




PPS. dopo questa digressione etnogastronomica, veniamo al re dell'estate, il pomodoro... Non poteva questa ricetta non partecipare al contest di Maetta, che scade oggi! All'ultimo, ma ci sono anche io!



 Con questa ricetta pertecipo anche al contest di Labna sul Food Revolution Day 2012


giovedì 16 settembre 2010

BISCOTTI ALL'ARANCIA PER CHI INIZIA LA SCUOLA



E' iniziata. Ora mi posso rilassare. Dopo una settimana passata a finire i compiti delle vacanze (Giacomo, lo scrittore, aveva 3 fiabe da inventare.... copiarle non è stato semplice, pagine e pagine in bella grafia!), un week end di mini-vacanza non preventivato (Genova, una scoperta che vi racconterò) e il materiale da recuperare, ora abbiamo avviato il solito tran tran.

Primo giorno di scuola, inizio tutt'altro che soft: orario quasi pieno, dalle 8 alle 12.30. E' il giorno di Anna, via grembiule e astucci rosa a strati, si va in prima media. Ci svegliamo per tempo, in un attimo sono pronti, per niente affamati. Lei per la prima volta si sofferma in bagno: capelli in ordine, si controlla allo specchio.
Scendiamo in garage in largo anticipo, arriviamo a scuola e riesco anche a parcheggiare. Prendono la cartella, faccio per chiudere la portiera e lei mi guarda. " Ciao mamma, io vado".

venerdì 10 settembre 2010

ESTATE AL TRAMONTO






Il rientro, si sa, è sempre un po' traumatico. Si lascia il sole e si piomba nell'autunno, si tirano fuori le felpe e i pantaloni lunghi e i figli abbandonano infradito e ciabatte. Si mette piede in casa e ci si ritrova con una fitta agenda di impegni che vanno dal tecnico della caldaia alle 8 della mattina seguente, al corso di inglese di figli, agli allenamenti di calcio di Giacomo (ma gli andranno ancora bene le scarpe?? Per fortuna sì!). Per non parlare di compiti da terminare, materiale da catalogare, assemblee di classe e amichetti che richiedono la compagnia dei loro amici.

mercoledì 1 settembre 2010

DI MARE IN MARE


Mare, mare, mare. Le vacanze della famiglia al completo sono monotematiche: casa vicina alla spiaggia, BBQ, amici, ombrelloni e tendine antivento, pinne, maschere e mutini, teli, poltroncine pieghevoli, libri e borse frigo. Si pianta l'ombrellone in riva al mare, si contemplano di diversi modi di declinarsi dell'azzurro, si gioca a racchettoni, si inventano tuffi e gare di paguri.

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